Baselardo

Opere_07_pugnale
ATTRIBUZIONE

 

OGGETTO

Pugnale

EPOCA

XIV-XV sec.

MATERIA E TECNICA

Acciaio

Baselardo

Le lame baselarde (daghe o pugnali) prendono il nome dalla città di Basilea in Svizzera, dove vennero prodotte fin dal XIII secolo. In Italia, e in gran parte dell’Europa occidentale tra tardo Medioevo e prima età moderna, il pugnale baselardo fu probabilmente l’arma bianca manesca più comune. Ottenne infatti un incredibile successo per i costi contenuti di produzione e la grande solidità, che gli deriva dall’essere ricavato da un unico pezzo di metallo: la lama fa corpo unico con l’elsa, dalla tipica forma ad H, già predisposta con fori che permettono il fissaggio dei materiali che andavano a comporre l’impugnatura. Tra i due esemplari che si conservano presso il Museo Ferrucciano, entrambi ritrovati a Gavinana (in tempi diversi e in situazioni non note), questo – caratterizzato da una lama più lunga e sottile, a sezione romboidale – è probabilmente il più antico, forse tardo-trecentesco, ed è arrivato nelle collezioni museali per donazione di Filippo Petrucci.

Comments are closed.
Skip to content