Cartoni originali dei francobolli del IV centenario

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AUTORE

Dino Tofani (1895-1957)

OGGETTO

Disegno

EPOCA

1930

MATERIA E TECNICA

Inchiostro di china su cartone

Cartoni originali dei francobolli del IV centenario

Nel 1930 le Poste Italiane dell'allora Regno d'Italia emisero due serie di francobolli, una di posta ordinaria e l’altra di posta aerea, per commemorare il IV Centenario della morte di Francesco Ferrucci. La serie di posta ordinaria è composta da 5 valori. Il primo, 20 cent. color carminio vivo, raffigura il Ferrucci che riconquista Volterra. Seguono tre valori (25 cent. verde vivo; 50 cent. violetto vivo; 1,25 lire celeste), tutti sullo stesso soggetto, raffigurante Fabrizio Maramaldo mentre pugnala a morte l’eroe fiorentino. Il quinto francobollo, del valore di 5+2 lire arancio, presenta un ritratto idealizzato del Ferrucci (esemplato sul profilo di Mussolini), con l’indicazione dell’anno della morte e di quello del IV centenario. La particolarità di questo francobollo è costituita dal suo valore nominale di Lire 5 + 2 Lire di sovraprezzo. Il sovraprezzo, di uso comune in quel periodo, veniva spesso istituito per finanziare opere assistenziali, restauri ed altro. Le 2 Lire furono, in questo caso, devolute a favore del Comitato per le onoranze al Ferrucci, e contribuirono dunque a finanziare il costituendo Museo Ferrucciano. La serie di posta aerea si compone di tre francobolli a soggetto unico, raffigurante Ferrucci che lancia il falco (o più probabilmente un’aquila). I valori sono 50 Cent. violetto vivo; 1 lira bruno rossiccio; 5 + 2 lire malva. I cartoni originali, dopo la realizzazione delle matrici di stampa, vennero affidati al Museo Ferrucciano: in passato erroneamente attribuiti a Luigi Marchesi, sono in realtà tutti disegnati da Dino Tofani, con l’esclusione del ritratto del Ferrucci/Mussolini di profilo che fu realizzato da Francesco Chiappelli. Quest’ultimo cartone, presente nel primo catalogo del Museo nell’allestimento 1931, è scomparso dalla collezione forse durante la Seconda Guerra Mondiale o nei primi anni Cinquanta, comunque prima dell’allestimento Chiarelli del 1957.

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