Caterina de’ Medici

NASCITA
Firenze, 13 aprile 1519
MORTE
Blois, 5 gennaio 1589
Caterina de’ Medici
Caterina era bisnipote del “Magnifico” Lorenzo, in quanto figlia di Lorenzo di Piero de’ Medici (duca di Urbino dal 1516) e una nobile francese, Madeleine de la Tour d’Auvergne: era cioè un frutto della strategia diplomatica di papa Leone X. Data la morte, a pochi giorni dalla sua nascita, dei genitori, fu fin da subito allevata dalla nonna Alfonsina Orsini, vivendo i primi anni tra Roma e Firenze. Le vicende dell’ultima Repubblica fiorentina la toccarono da vicino, dal momento che nel 1527, al tempo dell'ultima cacciata dei Medici ella, al contrario del cugino Ippolito di Giuliano e del fratellastro Alessandro non lasciò la Toscana. Fu quindi trattenuta, con riguardo ma di fatto in prigionia, nel monastero di Santa Caterina delle Murate, come vero e proprio ostaggio dei repubblicani. Con l’approssimarsi della vittoria imperiale, per allontanarla dal rischio bellico o per paura di un suo contatto troppo stretto con i sostenitori dei Medici, la Signoria decise di trasferire Caterina al monastero di Santa Lucia in via San Gallo. Con tutta probabilità, il governo repubblicano non le avrebbe mai fatto del male, né avrebbe mai proposto di disonorarla in spregio alla famiglia nonostante le voci che circolarono; ma è certo che Caterina temette in quel momento per la sua vita: Silvestro Aldobrandini riuscì a fatica a placarle l’animo e a convincerla ad accettare il trasferimento, anziché farsi monaca come aveva dichiarato di volere. Dopo l’Assedio del 1529-1530, le sorti di Caterina furono decise dal matrimonio con Enrico, secondogenito del re di Francia Francesco I : un successo diplomatico di papa Clemente VII, che celebrò personalmente le nozze a Marsiglia, nell’autunno del 1533. Da quel momento, la “duchessina” di Urbino intraprese una strada difficile, vista la lunga sterilità e la preferenza accordata dal marito all’amante Diana di Poitiers, ma che alla fine la condusse sul trono, prima come regina consorte (1547), poi come regina reggente (1559). Ben noto è il ruolo giocato da Caterina nelle sanguinose Guerre di religione di Francia, al netto della “leggenda nera” che ancora aleggia nelle opere di divulgazione. Per Firenze, quel che importa tenere a mente è che la sua corte giocò certamente un ruolo ambiguo: era, sì, un appiglio diplomatico per i Medici di Firenze, ma anche un rifugio relativamente sicuro per i fuoriusciti repubblicani che proprio il regime mediceo combattevano, primo tra tutti il grande nemico di Cosimo I de’ Medici, Piero di Filippo Strozzi.
Bibliografia e fonti:
Marcello Simonetta, Caterina de’ Medici. Storia segreta di una faida famigliare, Milano, Rizzoli, 2019