L’epitaffio del Principe d’Orange

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L’epitaffio del Principe d’Orange

Il 25 ottobre 1530, due mesi e tre settimane dopo la battaglia di Gavinana, la salma del principe d’Orange – che aveva trovato la morte in combattimento - trovò finalmente riposo nella chiesa dei Cappuccini a Lons-Le-Saunier, nella Franca Contea. Il monumento funebre del principe, ordinato il 25 gennaio 1531 dalla madre Filiberta di Lussemburgo allo scultore fiammingo Conrad Meyt e al fiorentino Giovan Battista Mariotto, non fu mai portato a termine. Il progetto originario prevedeva un arco di trionfo in alabastro, sotto il quale doveva essere scolpita la statua di Filiberto in ginocchio, in abito ducale, coronata e con il collare del Toson d’oro, di fronte a una statua della Madonna di Loreto. Rimasto incompiuto, il monumento funebre fu poi distrutto nel 1637, e ce ne rimangono soltanto tracce documentarie. Del principe d’Orange non esiste nemmeno più la sepoltura, scomparsa durante i lavori di restauro della chiesa dei Cappuccini nell’Ottocento. Si conserva soltanto, nella stessa chiesa, un’epigrafe funebre, in caratteri gotici su pietra bianca, databile tra il 1530 e il 1531.

Scultura in pietra bianca, su monolite arrotondato nella parte superiore, conservata nella chiesa dei Cappuccini di Lons-Le-Launier, Franca Contea, Francia. Dimensioni cm. 42,5 x 64, iscritta con epitaffio, risalente al secondo quarto del XVI secolo (1530 / 1531).
Nella parte superiore armi del Principe d’Orange, circondate dal Toson d’Oro. L’epitaffio, scritto in caratteri minuscoli gotici, presenta alcune abbreviazioni tachigrafiche e recita:
« Cy git / m[esse]g[neur]r hrt / ph[ilibert]rt de chalon / duc de gravine / prince dora[n]ges conte / de tonnerre et de pointh / ieure viceroy de naples / lieutena[n]t ge[ne]r[a]l de la[m]pere[ur] / en Ytalie gouverneur / de bourgongne qui / morut le tier jour daoust / XV C XXX dieu luy face paix ».

Bibliografia e fonti:

Vivre et moùrir à la Renassaince, la destinée européenne de Philibert de Chalon, prince d’Orange, catalogo della mostra, Lons-Le-Saunier, Centre Jurassien du Patrimoine, 2002, pp. 18-19.
Alessandro Monti, L’assedio di Firenze (1529-1530). Politica, diplomazia e conflitto durante le Guerre d’Italia, Pisa, University Press, 2015, pp. 341-342.

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