Spiedo da guerra alla furlana
ATTRIBUZIONE
OGGETTO
Spiedo da guerra
EPOCA
prima metà del XVI sec.
MATERIA E TECNICA
Legno e acciaio
Spiedo da guerra alla furlana
Tra le armi in asta della collezione museale, questa furlana cinquecentesca, facente parte del consistente deposito Chelucci-Palmerini, è probabilmente una delle poche a rientrare tra le armi d’uso – armi cioè effettivamente utilizzate sul campo di battaglia, e non per rappresentanza. Derivato da un’arma venatoria, che in origine veniva utilizzata contro animali pericolosi (come i cinghiali e gli orsi) lo spiedo da guerra trovò la sua consacrazione nelle formazioni di picchieri: il ferro lungo e acuminato si prestava a colpire di punta, mentre le due ali laterali – o raffi – permettevano di imbrigliare e deviare le aste nemiche. Tra le possibili forme dello spiedo da guerra, questo esemplare è del tipo “alla furlana”, così chiamato perché tipico delle fanterie friulane (tanto da figurare sullo stemma della Città di Trieste).